Uniti possiamo farcela

Questo è lo slogan politico del momento qui in Thailandia, e hanno ragione. Si sono impegnati tutti negli ultimi giorni dell'anno e si sono aggiudicati la terza posizione al mondo.
Sapete per cosa? Per la mortalità sulle strade!
287 morti solo nel weekend di capodanno..
L'India ha come sempre la medaglia d'oro, ma loro sono come gli americani nel basket.
Non so chi ha vinto l'argento, che è stato per anni un vanto giamaicano, io tifo per lo Sri Lanka: ho guidato in entrambi i paesi e i cingalesi lo meritano senza alcun dubbio.
Ma adesso torniamo al nostro viaggio: abbiamo deciso l'itinerario, finalmente.
Da Bangkok saliamo a nord-est verso Vientiane (Laos), rimaniamo però in Thailandia e seguendo la linea di confine lungo il Mekong attraverso la provincia di Nan fino alla frontiera di Chaloem Phra Kiat.
A quel punto entreremo in Laos con itinerario da stabilire.
Stamattina siamo partiti e pianin pianino siamo arrivati a Wang Nam Khiao/Kheao/Khao (ognuno lo scrive come vuole).
Solo 385 m slm ma la sera serve il giubbotto. Che bello, non si suda...
Questo paesello è rinomato per i tessuti, le fragole e i funghi. Cercheremo i tessuti, perché le fragole mi fanno male e i funghi li faremo noi quando torneremo in pianura coi giubbotti di pelle.
Qui è stato difficile trovare un posto per dormire, anche se tutti ci hanno detto che ci sono "many many lesolt". Per forza, sono tutti imboscati nella valle e non ci sono indicazioni in inglese. Infatti, tanto per cambiare, siamo gli unici stranieri. A dirla tutta siamo anche gli unici ospiti di questo "Lesolt", ci credo, non ha neanche l'insegna! E non ha Internet, così pubblicherò il post domani.
Stasera grigliatona di frattaglie al quadrato, cioè le frattaglie delle frattaglie, quelle che da noi non le mangia neanche il gatto. Abbiamo la foto e merita un paragrafo tutto suo.
Adesso andiamo a dormire, per una volta senza il rumore del climatizzatore o del ventilatore. Peccato per i milioni di cicale e rane. Abbiamo anche un gecko tockay e il suo dolce richiamo d'amore: urla per 7 volte consecutive un "pippò" così forte che sembra un incrocio tra un asino e una rana.
Che bella la natura, anche se a volte l'autostrada è meno rumorosa!


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